Il metodo della TOKEN ECONOMY è spesso utilizzato in campo educativo, al fine di raggiungere un obiettivo oppure di ridurre un comportamento scorretto o dannoso. Può essere applicata con bambini dai 3 anni in su, fino alla piena adolescenza, in modo sia individuale che di gruppo. Nella mia vita professionale ho avuto modo di utilizzarla con successo più e più volte, ed anche nella vita privata l’ho fatto, ottenendo ottimi risultati coi miei figli: la tabella che vedete accanto era stata “progettata” per insegnare 3 regole: – lavare i denti – non urlare/non fare capricci – non lanciare i giocattoli. Successivamente ne abbiamo fatte altre..anche per togliere il pannolino è stata fondamentale e per lui è stato un pò un gioco!
La sua applicazione è molto semplice e non richiede chissà quali accortezze, se non della costanza. Le uniche cose che occorrono materialmente sono: 1 foglio di carta o cartoncino, degli adesivi (sostituibili agevolmente con dei timbrini) e della fantasia! 🙂
Ma vediamo le istruzioni per capire esattamente come farla…
Di seguito troverete la tabella base che se volete potrete stampare. Sono già incluse delle stelline, ma se si vuole si possono usare degli adesivi, o quello che più piace (o disegnare degli smile..)
Questa tabella è organizzata in questo modo: c’è UNA sola regola da seguire, che viene scritta nella parte in basso. E’ molto semplice: Ogni giorno, se il bimbo/a si comporta nel modo prestabilito, seguendo la regola decisa, ottiene il punto/stellina/smile/adesivo… Se non seguirà la regola, non riceverà alcun punto. Si può decidere di scrivere anche il premio che sarà vinto a stelline ottenute.
N.B. In questo caso, sono i genitori a scegliere quante possibilità di “sgarro” sono permesse. Io consiglio di partire da un numero massimo di sgarri per andare a scalare lentamente: ad esempio se il comportamento da eliminare è presente in ogni situazione e momento, partiamo gradualmente, dando la possibilità di fare almeno 3 sbagli in 5 giorni…ma il premio ovviamente sarà nettamente inferiore a quello raggiunto con il massimo delle stelline! Poi man mano che passano le settimane e vedete che il comportamento migliora, diminuite gli sgarri ed aumentate il numero di stelline richieste per vincere il premio.
La compilazione della giornata con l’assegnazione o meno delle stelline va fatta sempre e tassativamente alla sera.
Premio: non è necessario (anzi io lo sconsiglio) dare continuamente e/o esclusivamente premi tipo oggetti, giocattoli, insomma acquisti. I genitori devono proporre 2/3 cose al figlio (ad esempio, una uscita al parco; una partita a calcio con papà ed i nostri amici; un gelato) il quale avrà possibilità di scelta (si chiama scelta guidata. Il bimbo ha in questo modo la percezione di scegliere, ma restando comunque tra le nostre proposte).
Il premio va dato dopo l’intera osservazione, come ad esempio il venerdì sera, o nel week end.
Nel caso in cui siano presenti più bambini e che ognuno abbia la propria tabella da seguire, se uno dei due non dovesse raggiungere il premio, lo si dà solamente a quello che ci è riuscito.
I premi prestabiliti devono ovviamente essere uguali per entrambi.
Tabella base
Ora vediamo una seconda tabella che è di esempio per capire come potrebbe essere strutturata. Questa, rispetto alla precedente, contiene più regole.
Poche e semplici regole: Nel compilare le regole è bene tenere presente di chiederne poche, al massimo 4/5.
La tabella funziona come quell’altra, con la sola differenza che, avendo più regole da seguire, bisogna mettere una stellina (o una crocetta, uno smile, un fiorellino, un cuoricino) per ognuna di essa e per ogni giorno.
In totale il bimbo dovrebbe sapere che per ottenere il premio concordato assieme all’inizio (dalle 2/3 scelte: ad esempio
1. Andare a prendere un gelato
2. Fare un giro alle giostre
3. Invitare un amico/a a giocare per il pomeriggio)
non può emettere il comportamento sbagliato per più di 3 volte nell’arco della settimana.
Facciamo un esempio…
In questo caso il bimbo non vincerà alcun premio.
Nel caso in cui il comportamento sia da tenere sotto controllo anche a scuola, la tabella può essere adottata anche dalle maestre..ossia, avvisarle che siccome si sta mettendo in atto questa cosa, ogni giorno si avrà bisogno di sapere se :
– Il bimbo è stato educato (ossia non ha risposto male, né detto parolacce)
– Ha chiesto le cose “per favore”
– È stato seduto composto al banco
Si Può anche per comodità dar loro un quadernino dove devono semplicemente mettere una crocetta se lo ha fatto e lasciar libero se invece non l’ha fatto. Non devono dar spazio alla loro libera interpretazione. I comportamenti da tenere sotto controllo sono solo ed esclusivamente quelli che i genitori richiedono di osservare. Se ad esempio litiga con un suo compagno, le maestre non devono dire al genitore che vostro figlio si è comportato male, solo perché magari hanno dovuto far loro da pacere, ma limitarsi alle cose osservate. Devono essere oggettive.
Il numero degli “sgarri” li stabiliscono i genitori. Non puntate subito “alla luna” però (non pretendete che in una settimana smetta ogni comportamento negativo), ma date comunque la possibilità di mettersi in gioco, non regalandoglielo nemmeno il premio finale.
RICORDATE DI FARLO OGNI GIORNO E DI ESSERE COERENTI E COSTANTI … ALTRIMENTI LA FRITTATA È PRESTO FATTA!
ULTIMA COSA: Se lodiamo il comportamento che vogliamo incentivare ogni volta che lo vediamo emettere dal bambino spontaneamente (Il bimbo chiede per favore mi dai il pane…voi rispondete: Ma come sei bravo ed educato, mi piaci proprio così, bravo!” oppure “Sono contento/a che tu me l’abbia chiesto per favore”) (alla seconda e terza volta che lo fa, basta anche solo un sorriso, una carezza…un gesto per far capire che ce ne siamo accorti e che abbiamo apprezzato), questo avrà più possibilità di essere ripetuto rispetto a quando scegliamo di utilizzare una punizione.
Ed ora…..BUON LAVORO!
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Grazie per questi consigli ancora il mio bimbo è piccolo compira’ due anni a Febbraio,però ne faro’ tesoro! Mi sono piaciute le tue indicazioni grazie
Di nulla! Non dimentichiamoci però che questo è solamente un ausilio in più all’intero processo educativo che comprende anche altri fattori:
– dialogare col proprio figlio al fine di insegnare il perché si debba compiere una determinata azione;
– fargli da modello nell’esecuzione della stessa.
😉
Come utilizzare la token per lo spannolinamento? Come posso impostare la tabella? Assegnare una stellina per ogni volta che usa correttamente il vasino?
Buongiorno Federica,
certo che può usare la tabella della Token economy anche per togliere il pannolino 🙂
Anzi…molti bambini la trovano divertente. Io stessa l’ho usata coi miei figli ed è stata davvero molto efficace. Per renderla più chiara e simpatica, avevo personalizzato la tabella mettendo le immagini di un bimbo che andava sul wc e si lavava le manine. Ogni volta che usavano il vasino o il wc, facevo scegliere loro lo stickers e lo attaccavamo assieme alla tabella. In questo modo il gioco era doppio 🙂
Consideri che ogni bambino ha i suoi tempi e i suoi “alti e bassi con possibili periodi di brevi regressioni…in quei casi le consiglio di non enfatizzare più di tanto l’accaduto, ma di ricominciare come se niente fosse.
Alcuni bambini infine, impiegano più tempo a controllare la defecazione piuttosto della minzione.
Mi faccia sapere come va mi raccomando! A presto!
Salve, vorrei adottare questo metodo con mio figlio di 6 anni. Ho grosse difficoltà a farmi ascoltare, ad ogni cosa che dico c’è sempre un no come risposta. E se insisto anche con le manure forti (urla, minacce o qualche sculaccione) ancora peggio…. Si arrabbia comincia a lanciare ciò che ha sotto mano. Sono stanca di questa continua opposizione. Grazie!
Salve Luana, può sicuramente adottare questo metodo con suo figlio: parlatene assieme come un modo carino per migliorare a vicenda; stabilite assieme le regole (poche e chiare mi raccomando). Questa tecnica funziona utilizzando il rinforzo positivo, quindi avrà sicuramente un migliore e rapido effetto se verrà introdotto in maniera serena e condivisa. Le consiglierei prima di tutto di parlare a suo figlio, dicendogli come lo vede e parlando con lui amorevolmente. I bambini che rispondono con la rabbia solitamente nascondono il bisogno di essere accolti ed ascoltati. L’amore, la comprensione e la presenza, sono gli ingredienti migliori affinché ogni cambiamento abbia una buona base e ottime probabilità di essere un successo.
Se dovesse aver bisogno di un consulto più personalizzato e mirato alle sue esigenze, mi contatti. Io ricevo a Monte San Vito e tengo anche consulenze online.
Un caro saluto!
ciao vorrei utilizzare questo metodo per ridurre i capricci di mio figlio che ha due anni e mezzo. Credi che a quest’età vada bene lo stesso o è ancora troppo piccolo?
Buongiorno Angela,
due anni sono ancora un pò pochi per la token economy. Quella che suo figlio sta attraversando è chiamata la fase dei “terribili 2” durante la quale il bambino inizia a differenziarsi come essere indipendente ed autonomo e per farlo utilizza i capricci e i “no”. Ci vuole molta calma e perseveranza in questo momento. Non abbia paura di dare un “no” purchè sia motivato. 😉