Ho iniziato il percorso dalla dottoressa Coatti convinta di essere dipendente da mia madre. Anche se ero andata a convivere, anche se avevo un mio stipendio, anche se ero già grande, mi sentivo intrappolata nel ruolo di “figlia”, di “bambina”. Questa relazione “malata” si ripercuoteva nella mia vita di coppia, creando disagi davvero pesanti.
Alla fine del nostro primo incontro, la dottoressa aveva già individuato l’area su cui avremmo dovuto lavorare, infatti mi ha lasciato con una parola: “assertività”.
Mi si è aperto un mondo infinito di riflessioni, conoscenze, introspezioni. Ho capito che per crescere e diventare “donna”, avrei dovuto diventare… assertiva! Ho iniziato un percorso di liberazione, riflessione e accettazione che mi ha portato a rivedere con nuovi occhi l’educazione ricevuta, a perdonare i miei genitori e le mie insegnanti, a perdonare me stessa.
Ho scoperto quanto sia bello essere onesti con se stessi, quanto sia giusto affermare i propri diritti, quanto sia liberatorio ammettere di aver sbagliato. Ho iniziato a prendermi le responsabilità delle mie azioni, ho iniziato ad accettare i complimenti e i regali senza sminuire il gesto, ho iniziato a sentirmi alla pari degli altri.
Nello studio della dottoressa, abbiamo fatto alcuni test ma anche tanti esercizi e tante “simulazioni”. È servito a farmi procedere più sicura, a spingermi a mettermi alla prova in situazioni nuove.
Ho imparato che il comportamento assertivo è alla base di ogni relazione, che siano occasionali come quelle con i commercianti o i vicini di casa, che siano durature come quelle con i genitori e gli amici, che sia la propria relazione di coppia, ma soprattutto è alla base della relazione con l’unica persona con cui davvero passeremo tutta la nostra vita: noi stessi.
Ho il diritto di esistere, di sbagliare e di essere felice.
Ho il diritto di dire di no senza sentirmi in colpa, di fare un complimento e di riceverlo, di fare una critica costruttiva, di chiedere spiegazioni. Voglio essere onesta con me stessa, voglio agire senza aggressività e senza sentirmi sottomessa.
Questo percorso psicologico ha segnato una svolta nella mia vita, ha cambiato la percezione che avevo di me stessa, ha cambiato il modo in cui mi relazionavo con gli altri, ha rafforzato la mia autostima. Continuo a riflettere e a lavorare su questi aspetti: voglio essere migliore, giorno dopo giorno. Lo devo a me stessa.
Ora, mi voglio bene, davvero.